DAL 7 GIUGNO AL MUSEO DEI CAMPIONISSIMI Apre la mostra fotografica “La metafisica del bianco e nero” , che si è già svolta per 6 mesi al Forte di Gavi nel 2023, ideata e organizzata da Arte and Cuisine aps, in collaborazione con la Direzione regionale Musei Piemonte e la Direzione del Forte di Gavi.
La collettiva, che verrà inaugurata venerdì 7 giugno 2024 alle ore 18, presenta sei artisti, ognuno con un progetto e uno stile personale sulla fotografia in bianco e nero. I protagonisti sono Paolo Amoretti, Ilaria Berenice, Marzia Bernini, Carlo Ferrara, Massimo Tamiazzo e Mirko Tamiazzo.
I singoli progetti sono riuniti da una ricerca che va oltre il soggetto o la situazione ritratta, esprimendo un’interiorizzazione che si riflette nell’esteriore, in una comunicazione continua, silenziosa e circolare tra artista, fotografia e spettatore. Il bianco e nero rappresenta gli opposti, la metafisica invece significa oltre la fisica, un oltre in cui il mondo esteriore corrisponde al mondo interiore con l’individuo al centro. La mostra vuole esporre uno studio che va oltre la dualità, dando una visione d’insieme sia nella singola foto che nella collettività degli artisti.
Con questa iniziativa prosegue l’impegno del Museo dei Campionissimi a rappresentare un polo culturale polifunzionale per la città e il territorio.
Novi Ligure, AL, Museo dei Campionissimi, viale dei Campionissimi 2- Dal 7 giugno 2024
Per informazioni: Museo dei Campionissimi tel. 0143772266–772230; www.museodeicampionissimi.it
Orari di apertura: venerdì dalle ore 16 alle 20; sabato, domenica e festivi dalle ore
10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Biglietti: 7 euro intero, 4 euro ridotto
Artisti (in ordine alfabetico)
Paolo Amoretti
Chef di professione, dagli anni ’90 si dedica alla pittura frequentando l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova oltre all’Istituto Professionale Marco Polo per le attività ristorative e alberghiere di Genova. Da svariati anni si è dedicato anche alla sua passione per la fotografia, in particolare alla fotografia in bianco e nero. Ha esposto sue opere pittoriche in gallerie nazionali e internazionali e molte delle sue opere sono state vendute in aste di arte contemporanea. Molte sue opere sono state pubblicate in libri, cataloghi e riviste di arte contemporanea. Nel 2022 ha fondato insieme all’artista Ilaria Berenice l’Associazione Arte and Cuisine aps di cui è vicepresidente e tramite cui organizza mostre al Forte di Gavi, AL. Con il suo progetto intitolato “Radicati nella Vita” presenta una serie di scatti che mettono in evidenza il paragone tra gli alberi e gli esseri umani, questi ultimi rappresentati da partenze di personaggi sconosciuti per destinazioni indefinite. L’albero rappresenta la forza e la stabilità che derivano dall’avere radici profonde, mentre l’essere umano in partenza evoca la mobilità, ma anche la sensazione di incertezza e di vulnerabilità che spesso accompagna le grandi trasformazioni della vita. Il paragone tra alberi ed esseri umani ci ricorda che, indipendentemente dal nostro contesto, siamo tutti interconnessi e abbiamo bisogno di radici solide per poter affrontare le sfide che la vita ci presenta.
Ilaria Berenice
Il suo percorso inizia con gli studi in antropologia e la passione per la musica, seguita dalla passione per la pittura. Alla fine degli anni ’90 ha vissuto per tre anni in Brasile, dove ha iniziato a dipingere come autodidatta, creando inizialmente collage e lavori all’uncinetto, e da allora ha continuato ad ampliare il suo repertorio artistico. Tornata in Italia, ha esposto le sue opere in gallerie, fondazioni e castelli in tutta Italia e ha collaborato con altri artisti, oltre ad ampliare la sua tecnica frequentando la scuola degli artefici di Brera e la scuola d’arte del Castello di Milano. Nel 2022 ha fondato
l’associazione Arte and Cuisine aps, insieme a Paolo Amoretti, con cui organizza mostre al Forte di Gavi in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Piemonte e la Direzione del Forte di Gavi, AL. E per cui ha creato un podcast in cui intervista personaggi del territorio e oltre, per ascoltare e far conoscere le loro storie. Oltre alla pittura ha anche la passione per la fotografia, per immortalare attimi di vita quotidiana.
In questa mostra presenta un progetto che s’intitola “Dettagli Svelati”, una serie di fotografie in piccolo formato, tutte con cornici diverse e in una composizione a macchia come se l’intera composizione stessa fosse un unico quadro. Si tratta di una serie di scatti che esplorano la bellezza dei piccoli dettagli che spesso passano inosservati. Queste fotografie sono caratterizzate dall’occhio pittorico di Berenice, come se le foto fossero dei dipinti. A volte, l’artista si concentra su un dettaglio in particolare, come una texture una forma, o delle linee, creando immagini che sembrano quadri astratti in bianco e nero. Le sue fotografie dimostrano come un dettaglio apparentemente insignificante possa acquisire un nuovo significato quando viene messo in primo piano. Berenice ci invita a guardare oltre la superficie delle cose e a scoprire la bellezza nascosta nei dettagli che ci circondano ogni giorno.
Marzia Bernini
Nata a Genova, da pochi anni vive a Silvano d’Orba, AL, un piccolo paesino del basso Piemonte. La sua passione per la fotografia nasce da bambina, solo da poco ha preso una grande importanza nella mia vita. La sua fotografia racconta la quotidianità, sogni, ricordi in chiave transfigurativa, corrente artistica di cui fa parte. Nel suo progetto che s’intitola “Ricordi dell’Oblio” presenta i ricordi che riaffiorano. A volte basta un profumo, una melodia, una canzone, un’immagine. Il suo progetto si basa sul riportare alla luce quelle emozioni, i vecchi ricordi che ognuno di noi ha ma che spesso vengono dimenticati. A volte basta uno scatto per sentirli ancora vivi.
Carlo Ferrara
Nasce a Novi Ligure nel 1975. Lavora attualmente presso una multinazionale sita in Piemonte. Inizia l’interesse per la fotografia nel 2006 e ne approfondisce la conoscenza attraverso la frequentazione di seminari, corsi e sperimentazioni. La passione lo spinge alla riscoperta della fotografia analogica e della Camera Oscura pur non tralasciando il digitale, col quale produce la maggior parte delle sue opere. “Attraverso l’osservazione del mondo reale, sviluppo immagini surreali, che diventano metafora di opinioni e ragionamenti. Il personaggio che interpreto in ogni
fotografia è la rappresentazione del genere umano. L’autoritratto non è estetica, ma è il confronto delle emozioni personali con le emozioni delle masse. Uno strumento di esplorazione interiore ed uno specchio per l’osservatore. Tutta la produzione è unita dall’ossessiva ricerca di stabilità personale, rispetto a temi che non possono avere una risposta inequivocabile.”
In questa mostra presenta un progetto che s’intitola “Suspended”. Il salto, un gesto naturale, diventa metafora di una esperienza delle nostre vite; quando compiamo una scelta viviamo un momento di sospensione in cui ciò che era non sarà più e ciò che sarà dipenderà dalla scelta. “In bilico, tra Santi e falsi Dei, sorretto da un’insensata voglia di equilibrio. E resto qui, sul filo di un rasoio, ad asciugar parole che oggi ho steso e mai dirò” – Giuliano Sangiorgi
Massimo Tamiazzo
È un fotografo di Novi Ligure classe 1968. Il suo cammino fotografico muove i primi timidi passi in un pomeriggio di settembre del 2000 con l’acquisto di una Yashica FX3 con la quale ha iniziato ad esplorare il mondo attraverso l’obiettivo. Fin da subito affascinato dal mondo digitale continua il proprio cammino esplorando vari generi fotografici e vari Brand di attrezzature fotografiche. In questi ultimi anni ha focalizzato il suo sguardo sulla vita di strada di tutti i giorni, i suoi scatti prevalentemente in bianco e nero cercano di cogliere nel mondo che ci circonda quel punto di vista che offre all’osservatore immagini apparentemente “normali” ma con delle sfumature inedite e fascinose. In questa mostra presenta una serie di scatti ispirati alla street photograhy, cogliendo persone in momenti di interiorità pur immerse in una realtà collettiva.
Mirko Tamiazzo
È un giovane fotografo di Gavi, AL. Si è appassionato alla fotografia all’inizio del lockdown del 2020, comprando la sua prima macchina fotografica. I soggetti delle sue foto possono essere diversi; dalla fotografia di strada ai paesaggi, dall’urbex alla fotografia minimal. Ciò che non cambia è la sua intenzione di catturare e trasformare il soggetto, dando un senso di inquietudine e spaesamento, sensazioni esasperate negli scatti in bianco e nero.